lunedì 28 ottobre 2019

LA MIA APPLE PIE DI ANNALU' E FABIO PER IL CLUB DEL 27



Il Club del 27 propone la Apple pie, il trionfo della torta di mele, tante ricette tratte dalle gare che si svolgono negli Stati Uniti, seguitissime con premi ambitissimi e molto prestigiosi per i vincitori.

Profumi ancestrali che riempiono le nostre case ogni volta che una torta di mele entra nel forno, che ci ricordano la nostra infanzia.

Le ricette proposte sono tutte molto golose e vien voglia di provarle tutte, QUI   troverete tutte quelle fatte dai membri de  Il Club del 27.

Io ho scelto la Apple pie di Annalù e Fabio del blog  Assaggi di viaggio, incuriosita dalla semplicità della ricetta, tantissime mele racchiuse in un guscio di pasta burrosa, ma priva di zucchero, che si è rivelata una vera bontà.

La pasta mi è talmente piaciuta che penso la utilizzerò spesso quando dovrò racchiudere un ripieno di frutta fresca.




INGREDIENTI
(per una tortiera da 24-26 cm di diametro – io ho usato un tipo con anello apribile)

-250 g di farina bianca tipo 0
-250 g di burro
-qualche cucchiaio di acqua gelida (la ricetta originale ne prevedeva ½ bicchiere, ma per la mia ne è bastata meno)
-1 pizzico di sale
-6 mele verdi medie (Granny Smith)
-150 g di zucchero
-1 cucchiaino di cannella
-1 cucchiaio di maizena (amido di mais)
-il succo di mezzo limone
-1 uovo


 Preparare la pasta disponendo la farina a fontana con il sale e al centro il burro tagliato a pezzetti. Impastare ed eventualmente aggiungere qualche cucchiaio di acqua gelata fino a formare un panetto consistente e dal colore uniforme.

 
Io l’ho fatta nel mixer con la lama metallica utilizzando la funzione pulse (ad intermittenza) e aggiungendo un cucchiaio di acqua alla volta fino a che la pasta si è compattata.

Avvolgere la pasta nella pellicola e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Nel frattempo pelare le mele e tagliarle a fettine, metterla in una ciotola ed aggiungere lo zucchero, il succo del limone, la cannella e la maizena, mescolando bene.

 
Accendere il forno a 220° ventilato.

Preparare la teglia foderandola con della pellicola di alluminio che sia più larga del fondo e poi coperta con carta forno fermando il tutto con l’anello richiudibile, imburrare ed infarinare tutto il bordo.

Tirare ¾ della pasta, appoggiata su carta forno, con il mattarello fino a formare un cerchio più largo della teglia e con esso foderarla coprendo bene anche i bordi.


Punzecchiare il fondo con una forchetta e poi riempire il guscio di pasta con le mele, ricoprire il tutto con la restante pasta steso anch’esso a cerchio e poi sigillare bene i bordi, praticare dei fori sulla superficie per consentire la fuoriuscita del vapore dal ripieno (io ho fatto dei tagli).



Spennellare con l’uovo sbattuto con un poco di acqua su tutta la torta.

Infornare ed abbassare la temperatura a 180° cuocendo la torta per 60 minuti, fino a quando sarà bella dorata.

Togliere dal forno e lasciarla raffreddare, sganciare il bordo dopo almeno 1 ora e spostare la torta sul piatto di portata aiutandosi con la carta forno solo quando sarà fredda (il guscio è molto friabile e si rischia di romperlo).


E’ veramente buona, con tante mele cotte dolci e profumate, in un guscio friabile e burroso.




 
Con questa ricetta partecipo al Club del 27 con la tessera n. #98.



13 commenti:

  1. La più rifatta. Vorrà dire qualcosa... La rifarò presto.

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  2. E' uno spettacolo quella pasta! Ed una garanzia, contenti che ti sia piaciuta!

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  3. Io ne sono rimasta incantata! La pasta è favolosa e nell'insieme è una torta che crea dipendenza ^_^
    Da fare e rifare tutto l'inverno!
    Un bacio

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  4. Eh questa lo so bene quanto è buona! Sto pensando già di rifarla. Bravissima

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  5. Milena, é stupenda... ma mi pare di avertelo detto anche su Facebook!!!! brava e complimenti!

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  6. Buonissima, la conosco bene l avevo già fatta per Mtc! Ti è venuta benissimo!

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  7. Buona buona... Posso immaginare il sapore!

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  8. Con quelle mele un po' grossine che spuntano fuori, mi fa una vogliaaaaaaaa!!!
    Adoro quando restano così, quel bel contrasto fra pasta e mela. E' venita benissimo.

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